Il contrasto di Mario Monadi e Gabriele Ara: “amatriciana e tortelli”
Il tema del cibo certe volte serve ad alleggerire la tensione, o quanto meno a portarsi su un piano di distensione. Il manifesto pubblicitario dell’Incontro di poeti di questa edizione 2010 divideva in due colonne i poeti toscani e quelli laziali. Da questo Paola Pannozzo, che presenta il contrasto, prende spunto per contrapporre attraverso i due poeti, due aree geografiche e le relative specificità culinarie. Gabriele Ara, di Prato, difende con i tortelli la cucina toscana, e Mario Monadi, di Al lumiere, con l’amatriciana, quella laziale.
Ribolla, 11 aprile 2010 – Contrasto in ottava rima: amatriciana e tortelli
Ribolla, 11 aprile 2010 – Mario Monaldi e Gabriele Ara: Contrasto in ottava rima: amatriciana e tortelli from paolo nardini on Vimeo .
numero inventario |
GR20100009 |
tipo |
video |
natura |
Spettacolo |
genere |
Poesia |
autori |
Mario Monadi e Gabriele Ara |
luogo |
Ribolla, Sala ARCI 11 aprile 2010 |
data |
2010-09-18 |
lingua |
Italiano, dialetto tipicamente fiorentino-pratese quello di Ara e laziale di Monadi. |
diritti
|
descrizione tecnica |
Video originale, cassetta MiniDV (digital video). Riprese video di Mario Spiganti del CRED del Casentino. |
durata |
analisi del contenuto |
Parlare del cibo, difenderne uno rispetto all’altro, affermarne la superiorità o bontà, accosta ad altri cibi, ai modi di consumarli, ad altri universi di senso. Ecco quindi che emergono gli accostamenti, di altri piatti come di bevande, o ancora di quali paste usare con determinati condimenti. Non mancano i riferimenti ad occasioni di socialità, che il cibo contribuisce a vivere. Ecco quindi che vediamo i tortelli accostati al cinghiale in umido con le patate, e per l’amatriciana usare i bucatini piuttosto che un’altra pasta. |
note complementari |
parole chiave |
Oralità, Improvvisazione, Poesia estemporanea, Poesia improvvisata, Ottava rima, Ottavina, Giro di ottave, Palco, Musa |
edizione |
2010 |
altro |
Amatriciana e tortelli
Ara Nel fondo della selva e nel silenzio nella natura finché il gioco resta e tra le erbe e l'edera e l'assenzio e tutto il germogliar della foresta nella valle vi dico del Bisenzio da sempre sono il piatto o della festa la sagra a Montepian si fa d'estate de’ tortelli e il cignale di patate. Monaldi Certo le passi le belle giornate ma se del Lazio un poco ti avvicini le trovi certe cibi preparate che posso dir non varcano li confini così le passi le belle serate adornate da tavoli contadini ti posso dir che l'è cosa divina del Lazio amico sai la mia cucina Ara Noi la s' apprezza certo è genuina di cuochi siete voi razza padrona quella toscana forse è più piccina ma certamente l'è cucina bòna al Lazio è vero noi e ci si inchina però ve la si canta e la si sòna a me credi un c'è piatto più bello d'un piatto ben fumante di tortello Monaldi Toga la mente e aprilo il cervello se verso ‘i lì passi un momento è lì che ce lo trovi un piatto bello è lì che te lo prende el sopravvento du’ bucatin alla matrician ti rinnovello di presentarteli e son contento che sta tranquillo che dio mi perdoni i tuoi tortelli non son così buoni. Ara Amico credi non siamo minchioni tu hai la cucina sai molto importante ma se di piatti sani tu ragioni a Roma la cucina è un po' pesante a volte resta proprio sui maroni mangiate peso e pure un po' abbondante e bisogna a tortelli che io m'inchini li può mangià 'l vecchio anche bambini Monaldi a Roma so' altri cibi sopraffini ti posso dir che non è cosa strana se un giorno li varcherai quei confini ti fò sentir lo sai trippa romana I cibi so' schietti e genuini che nessuna person sa n'allontana e io te lo fa serena che pesante so a panza piena ara Allora amico mio bòna cena e la mia musa prenda adesso il volo se il piatto tu lo metti nella scena di certo tu lo mangi e no al volo quando tu sei con la pancia piena ti piglia il picco del colesterolo se la cucina vòi tu bòna e sana e devi ma mangiare in toscana Monaldi io resto nella terra qui assai sana che di cucina l'ebbe lo splendore non la paragono nemmeno alla toscana ma più di voi ce l'abbiamo l'onore e posso dirti non è cosa vana se quando noi ci porta il buonumore io solamente lo chiedo perdono a tutta bevo col bicchiere bòno Ara se de bicchieri noi si sente il suono quando picchiano in brindisi felici lo dico in stereo lo direi in mono è bello bere sempre con gli amici e poi mangiare di gelato un cono senza temere delle matrici però bisogna amico che io canti ma assaggiati il tortello con il chianti Monaldi ma con la matriciana vado avanti Ara e allor proviamo la composizione Monaldi cerchiamo la trovar co nostri canti Ara le son du cucine molto bòne Monaldi e posso dirti son qualità importanti Ara le gustano assai tutte le persone Monaldi se a tavola ci stai è na cosa sana va bono un bicchier e pur 'na damigiana Ara La notte è giovin la serata è strana Monaldi ma guarda questo pubblico gradito Ara davvero questa è gente non è vana Monaldi ancora d'ascoltar che c'ha sentito Ara io ci starei anche una settimana Monaldi se famo così le metto appetito Ara allor si vada co la pancia piena ed auguriamo a tutti bòna cena |