Spettacolo di Mario Andreini al teatro Fabbricone di Prato

Spettacolo di Mario Andreini al Teatro Fabbricone di Prato. In alcuni contrasti lo affianca Elio Piccardi.

Prato, Teatro Fabbricone, – Mario Andreini e Elio Piccardi “La donna grassa e quella secca”


numero inventario
GR20100013
tipo
suono
natura
Spettacolo
genere
Canto
autori
Mario Andreini e Elio Piccardi.
Il contrasto è contenuto nel Cofanetto di tre CD-ROM di Mario Andreini dal titolo: Poesia estemporanea tutte le opere pubblicate, edito dall'Associazione Culturale "Il Laboratorio".
luogo
Prato, teatro Fabbricone
data
2011-04-22
lingua
Italiano, con influssi dialettali della Toscana settentrionale (dell'area del fiorentino).
diritti
descrizione tecnica
durata
Il contrasto ha la durata di m 7 s 43.
analisi del contenuto
Il contrasto, richiesto dal pubblico, si compone di due parte: nella prima parte i due poeti citano i più noti personaggi della poesia culta e dell’epica, come Angelica, Beatrice, Clorinda, Laura; nella seconda il discorso si sposta su un piano più terreno, ognuno racconta le proprie spiacevoli esperienze con il tipo di donna preferito dall'altro.
note complementari
Mario Andreini nacque a Canapale di Pistoia il 20 febbraio del 1901 da una famiglia contadina. Per la sua condizione sociale non poté frequentare nessuna scuola. Autodidatta, apprese dalla grande passione per la lettura e dalla esperienza della vita, una vera cultura della poesia popolare e di costume. Ottima voce tenorile fece parte di numerose compagnie della rivista italiana con il nome d’arte di Mario Marna. Perseguitato e incarcerato dal regime fascista per le sue idee di fratellanza e di giustizia sociale, fu costretto a cambiare continuamente luoghi di lavoro e recarsi anche all’estero. Dopo il 1944 le poesie estemporanee di Mario Andreini sono state trasmesse dalla RAI e dalla radio svizzera. Ha vinto numerosi concorsi di gare poetiche. I numerosi dischi da lui ideati e interpretati sono ampiamente diffusi. È morto nel 1970. I suoi resti sono nel cimitero di Pistoia vicino a quelli del suo maestro spirituale Lorenzo Luchetti.
parole chiave
Oralità, Improvvisazione, Poesia estemporanea, Poesia improvvisata, Ottava rima, Ottavina, Giro di ottave. Palco, Musa
edizione
Il cofanetto è stato pubblicato dall'Associazione "Il Laboratorio" nel 2004.
altro
La donna grassa e quella secca, contrasto poetico cantato da Andreini Mario e Piccardi Elio

Andreini
Collega, son per difendere la secca
a me la grassa non m'è mai piaciuta,
la mia che ha il sapor della bistecca
perché snella mi piace e l'ho voluta.
Quando l'uomo la vede si lecca,
volentieri l'apprezza e la saluta
sì è ver che la grassa è più gagliarda
però non trova un cane che la guarda.


Piccardi
La tua secca a partire ti ritarda
la mia invece è sempre in movimento,
se una mano a toccarci è che s'azzarda
sentiamo rifiorire il sentimento.
Con quella donna che nun è bugiarda,
con la tua è soffiar n'un foco spento,
rinsecchita la pelle con quattr'ossi
e l'è più brutta dei maiali rossi.


Andreini
La tua gl'è una ciuca con tre mossi
specie quando d'inverno c'ha la cappa,
alla razza fa parte dei colossi
e qualcuno ha paura e a volte scappa.
Tu hai fatto uno sbaglio dei più grossi,
meglio una sbornia se pigliavi a grappa.
Così dopo due giorni ti passava
e quel vagone accanto 'un ti restava.


Piccardi
Se Orlando per l'Angelica sognava,
se Dante scrisse per la Beatrice,
la donna rubiconda decantava,
se il Tasso per Crolinda era felice,
se il Petrarca per Laura sperava,
altri poeti a rammentar non dice,
se amaron donne per tutta la vita
era bella grassoccia e colorita.


Andreini
Via non di' bugie, falla finita,
dei poeti che mi hai rammentato
la donna snella fu la calamita
solo per quella ognuno affezionato.
Nel cervello l'avevano scolpita
e non quella 'on quel grasso esagerato.
Se guardavan la tua ed il suo seno
di poesie ne scrivevan meno.


Piccardi
Ora un fulmine viene a ciel sereno
d'una seccuccia dimmi i'cche ne fai,
se di benzina tu facesse il pieno
la mattina non la ritroverai.
La grassa gli è una perla del Tirreno
se tu la provi non la scordi mai,
basta a una grassa tu ti siedi accanto,
tu ci stai insieme in fino al camposanto.


Andreini
Provai una grassa, credi, non è tanto
dopo una passeggiata andammo a cena
se ci ripenso ancor mi scappa il pianto
mangiò per sette e disse 'un era piena.
Ma poi la notte si mosse l'impianto,
parea un fiume quando rompe in piena:
fece un ventino gotto le lenzuola
ci volle un giorno con la carriola.


Piccardi
La mia grassa è una bella figliola
ma volli un giorno anch'io provar la snella,
credeo fosse gentil come viola
ma parve piatta come una padella.
Poi nella notte il pensiero vola,
volli prova' a tastar una mammella,
ma quando d'aver mi fui accostato
mi trovai in mano un osso sgangherato.


Andreini
La mia secca è un fiore in mezzo a un prato,
è una stella lucente all'aurora,
la tua con quel corpo esagerato
io di casa la manderei fora.
La mia è un giardino profumato
quando al mattino Febo te lo 'ndora.
Se alla tua grassa gli levi la maglia
e rassomiglia una vacca sulla paglia.


Piccardi
Chi la piglia una grassa non e sbaglia,
bella pulita morbida e gioviale,
con le carezze sue la t'attanaglia,
rientra 'l bene dov'esiste il male.
La tua somiglia a un ciuco quando raglia,
è una condanna a vita in tribunale.
Prova a spogliarla caro mio Giovanni,
ti riman mezza sull'attaccapanni.


Andreini
Ora le donne più non si condanni,
Piccardi
tanto quelle grasse e quelle asciutte.
Andreini
Più non diciam: le donne son malanni
Piccardi
e il desiderio nostro è per tutte
Andreini
Tanto di venti, trenta e quarant'anni
Piccardi
e piene di bellezza e un po’ più brutte
Andreini
e fin che il canarino in gabbia becca,
Piccardi
gl'è bono quella grassa e quella secca.